Il presidente del circolo anspi “Nunzio Di Giorgio Patti”, Massimo Natoli, dopo i ringraziamenti all'amministrazione comunale per avere concesso la sala, ha introdotto i motivi del memorial, con le testimonianze di Gianluca Bonsignore e Omar Calarco, tra gli amici più cari di Nunzio Di Giorgio. E' stato un momento toccante, perchè grazie a loro, sono ritornati alla mente i momenti vissuti con Nunzio, tra gli altri, la sua passione per il calcio e per la Juventus. Di seguito il capitano del circolo anspi, Leo Scaffidi, ha consegnato a Meri Di Giorgio, sorella di Nunzio, un mazzo di fiori.
Quest'anno, dopo i riconoscimenti già attribuiti a Salvatore Salmeri, Turuzzo Accetta e Giacomo Mirrione, è stata la volta di Carlo Perseu, un altro dei protagonisti della Pattese. Proveniente dall'Akragas e dopo aver militato in serie D e in serie C, tra la Sardegna e la Sicilia, Perseu si è imposto all'attenzione di tutti anche a Patti.
E' stato uno dei protagonisti della scalata della Pattese ai vertici del torneo di promozione e poi nel campionato di serie D. A Perseu è stata consegnata la targa con questa motivazione....”Per avere contribuito a portare con onore e classe il nome della Pattese e della città di Patti”. Anche Carlo ha voluto parlare di Nunzio, ricordando la sua grinta e determinazione nei tornei estivi. L'ultimo momento è stato per Nicola Costanzo; dopo aver vissuto momenti drammatici, per motivi di salute, è riuscito a superare le difficoltà e a ritornare alla vita di sempre e al lavoro.
A lui, il presidente del circolo anspi, Massimo Natoli, ha consegnato un mazzo con rami di alloro, il simbolo antico e moderno della vittoria. La cerimonia si è conclusa con l'annuncio della partita, in programma il 2 febbraio 2012, al “Gepy Faranda” di Patti, tra la formazione del circolo anspi ed il “Patti Calcio”, partita che è stata vinta dalla squadra del circolo, ai calci di rigore, dopo che il confronto si era concluso 3 a 3.
MASSIMO NATOLI
1 commento:
Credo che ognuno di noi dovrebbe ringraziare te Massimo per l'impegno che metti ad organizzare questi eventi e sopratutto per ricordare persone che non ci sono più. Ma non è solo questo, tu riesci a far rivivere momenti del passato, a portare nel presente e far conoscere atleti o semplicemente uomini che hanno non solo tirato due calci ad un pallone ma semplicemente vissuto. Non bisogna essere stati eroi per essere ricordati e sarai un po Foscoliano, il che non è un'offesa anzi, ma è grazie alle persone come te che il passato, gli atleti, gli uomini hanno un ricordo... forse l'unica cosa che resta di questa vita.
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