domenica 12 febbraio 2012

COSA PENSO, COSA HO PENSATO

Qualcuno ha sostenuto che non ho ringraziato adeguatamente tutti i giocatori per avere sacrificato un sabato ed essere venuti, oltretutto, a giocare in un campo di calcio pieno di fango e con la pioggia. Penso che sia stato implicito il mio ringraziamento, ma poichè non l'ho comunicato ufficialmente (come è stato detto), lo faccio adesso, meglio tardi....

(Foto di Giusi Lo Presti) E' inutile, ma importante ribadire che tutti noi, ognuno con il proprio ruolo, abbiamo dato il nostro contributo per ricordare le persone che non ci sono più. E' inutile, ma importante ribadire, che questa e tante altre iniziative che ci sono state e ci saranno (io lo spero veramente), sono stati momenti di vita insieme, giocando non per i soldi, non per interessi, non per convenienza, ma per il puro gusto di giocare e di stare insieme e per ricordare. E' stata talmente la concitazione del momento, che non ho fatto la foto ai due capitani che consegnavano i fiori a Meri Di Giorgio e ai suoi figli. Sono cose che capitano. Mi sono fatto prendere la mano dalla partita ed è venuto meno il mio spirito di osservatore. Non ho fatto la foto nemmeno agli spalti, che erano quasi vuoti. Anche questo bisogna dire. Per carità, non è che giocassero il Barcellona o il Real Madrid, certo, ma poteva esserci anche una sparuta presenza, per premiare chi ha giocato tra il fango e sotto l'acqua, in un campo al limite della praticabilità. Ma tutto questo, per me, ha poca importanza. Spesso, travolti dai pensieri della vita, tante piccole cose ci passano davanti e non le vediamo e questo vale per tutti, non solo per noi, un vero peccato.
MASSIMO NATOLI

Nessun commento: