LE PAGELLE DEL III° MEMORIAL

Ceraolo 6,5
Il “ragazzino”, prima si impapera su un pallonetto, consentendo agli avversari di sbloccare il risultato, poi si supera in un paio di interventi, salvando il risultato, anche nel corso dei rigori. Nonostante qualche ingenuità a livello nervoso, sembra ormai quasi maturo per giocare titolare.
Magistro 6
Una partita onesta e ordinata, buoni recuperi, nonostante certi ritardi sugli avversari. Si è visto poco in fase di attacco, ma ha coperto la sua fascia, che era quella maggiormente gettonata dal Patti. Deve recuperare la condizione, per essere più competitivo, come un tempo, anche in avanti.
Abramo 6,5
Al centro della difesa, anche se spesso si generava confusione, talvolta anche da solo, è stato in grado di fronteggiare la situazione; quasi impossibilitato a lasciare la sua posizione, è stato un ostacolo reale per la squadra avversaria. Buona l'interdizione.
Galati 6
Vale per lui lo stesso giudizio espresso per Abramo, ma c'è un aggravante. Nel secondo tempo si è notata la lentezza dei movimenti, non recuperava più, rientrava in ritardo. Nel primo tempo, invece, la sua prestazione, ordinata ed efficace, ha prodotto i migliori risultati.
Scaffidi 6
Il capitano va bene, nonostante l'età. Avrebbe voluto giocare di meno, ma non si è tirato indietro, è stato sacrificato e si è dato da fare, con buoni disimpegni e anche nei contrasti. Compensa l'età con l'agonismo che non è mai mancato. E' stato sostituito, ma non certo per demerito.
Parello 6-
Ha l'attenuante della forma, non giocava da tanto ed il suo giudizio, comunque, è migliore dei precedenti. In fase di appoggio e di rilancio, ha dato il suo contributo sulla fascia. E' andata meno bene in fase di copertura, ma aveva da marcare un avversario ostico.
D'Apuzzo 6
E' stato sistemato nel centro del gioco, soprattutto a rompere gli schemi avversari; si è fatto rispettare nei contrasti e nei rilanci e se fosse stato più veloce nei disimpegni, avrebbe potuto essere maggiormente pericoloso. Si è dato da fare con la solita grinta.
Ruvolo 6
Piazzato in un ruolo nuovo per lui, ha eseguito i compiti e si è impegnato a rompere e rilanciare. Come D'Apuzzo, al centro del campo, si sono notate interdizioni e rilanci e se fosse stato magari più fortunato ed assistito dal campo, avrebbe certamente dato di più.
Pagana 5,5
Il voto, parzialmente negativo, non è certo per il gioco, veloce e concreto; ma non si possono perdonare certi errori sotto porta. Almeno in tre occasioni, quasi a tu per tu con il portiere, ha fallito in modo incredibile. Meglio in fase di preparazione che nella conclusione dell'azione.
Costanzo 7
Il migliore in campo. Non solo per i due gol, ma perchè ha costruito e si è fatto trovare anche in appoggi ed in avanti. Quando si trova a ridosso della porta, sbaglia difficilmente. Si è dato da fare in velocità e ha avuto anche la felice intuizione di indossare le scarpette con i “tacci” di ferro.
Germanò 7-
Fosse stato meno disordinato, avrebbe preso il 7 pieno. Ha girato, però, in lungo e in largo, ha fatto la sponda spesso da solo, contro due o tre difensori e non si è perso d'animo. Ha il merito di realizzare il gol in zona Cesarini, utile a pareggiare le reti e a battere i calci di rigore.
Giovenco 5,5
Ha l'attenuante dell'infortunio e di una forma che deve recuperare. E' stato utilizzato nel secondo tempo, nella speranza che desse l'impulso che da lui si aspetta sempre. Non si è visto nelle sue proverbiali sgroppate, ma in fase di interdizione ha saputo dare filo da torcere.
Romano 5,5
Il voto, per lui, è positivo, anche se non raggiunge la sufficienza. Nonostante i dieci minuti giocati, in proporzione, ha toccato svariati palloni e ha coperto bene la zona di riferimento, soprattutto in difesa. In positivo ancora la disponibilità. Quando lo chiami, a differenza di altri, è sempre presente.
Patti Calcio 10
Non finiremo mai di ringraziare i fratelli Accetta e la società “Patti Calcio” per la loro disponibilità. Coinvolti in questa iniziativa, dal momento del primo memorial, hanno dato il massimo impegno, coinvolgendo anche la Lega, perchè si potesse disputare la partita addirittura con un arbitro e due guardialinee.
MASSIMO NATOLI